Venerdì sera, 26 febbraio 2010 , nell'aula consiliare S. Pertini del Comune di Bellizzi, si è tenuto l'incontro-dibattito sul tema “Area Industriale di Bellizzi: idee e prospettive di sviluppo”, promosso dall’assessore all’urbanistica, arch. Gerardo Cerra.
<<Sono soddisfatto della riuscita della manifestazione – dichiara Cerra - che è andata al di là di ogni aspettativa.
Introduce il sindaco: «Abbiamo sentito la necessità di incontrare imprenditori, architetti, ingegneri, per discutere sul rilancio economico locale. Il confronto è il nostro modo di concepire le cose.
E’ necessario e giusto che gli imprenditori si confrontino con l'amministrazione. Siamo per una discussione franca e, soprattutto, vorremmo eliminare gli errori del passato, definendo un nuovo progetto per i cittadini».
Quale futuro per la zona Pip è spiegato dall’assessore all’Urbanistica: << L'esigenza è di sbloccare la situazione della zona industriale, con particolare riferimento al PIP, bloccato a causa di alcuni vincoli di procedura espropriativa.
L'intenzione è di mettere in atto una variante normativa al PIP, individuando gli ambiti di variazioni produttive in modo da facilitare l'attuazione del PUA da parte dei privati.
Siamo convinti che questa sia un’operazione doverosa e necessaria per individuare le esigenze dei cittadini in generale e degli imprenditori in particolare. Subito dopo saremo pronti all'attuazione del Piano».
Due le strade per la soluzione del problema:
La individuazione degli ambiti di trasformazione che saranno di piccole dimensioni, per permettere agli operatori di mettersi d’accordo e presentare la richiesta di convenzione al comune con l’attuazione di un PUA.
Tutte le trasformazioni si avranno nel perimetro dell’attuale PIP.
Il vicesindaco Giulio Bettinelli ha comunicato che la Regione ha accordato un finanziamento di 2 milioni di euro per la costruzione della Strada Antica, struttura importante per il decollo della zona dei Pip.
Ha evidenziato che il percorso tracciato dall’amministrazione serve a superare lo stallo dovuto al meccanismo esproprio-assegnazione dei lotti e che da adesso sarà il privato a proporsi per la costruzione dell’opificio e l’urbanizzazione della zona.
Ai problemi sollevati dagli intervenuti nel dibattito, ha risposto il responsabile del settore urbanistico del comune il quale ha rilevato che per l’attuazione del PUA, quando vi è disaccordo tra i proprietari, deciderà il 51% degli stessi.
Non è possibile costruire un quartiere nella zona industriale perché si stravolgerebbe il prg.
